Visto che l’etichetta non è di uso comune, mi sembra importante chiarire subito che cosa sono le “interfacce vocali”. Sono i sistemi che permettono ai dispositivi informatici di interagire con gli esseri umani attraverso la voce, voce intesa come il linguaggio naturale degli esseri umani – e non, per esempio, la musica o gli effetti sonori.
Oggi molti dispositivi informatici hanno sofisticate capacità di trattamento della voce. Possono cioè ricevere comandi e fornire risposte attraverso questo canale. Tali capacità restano certo limitate, rispetto a quelle esibite normalmente dagli esseri umani: al di là delle difficoltà contingenti, un problema strutturale è che i dispositivi informatici non sono in grado di pensare, mentre il linguaggio naturale richiede spesso su una comprensione non meccanica dei messaggi da parte degli interlocutori.
Tenuto conto di questi limiti, tuttavia, le capacità attuali di questi dispositivi sono a volte tanto sofisticate da sorprendere, e sono anche di estremo interesse per i linguisti. Inoltre sono migliorate molto negli ultimi anni ed è probabile che il loro ruolo nella vita di tutti i giorni stia per diventare di estrema importanza. Mi sembra però che al momento manchi, sia tra il pubblico generale sia tra gli addetti ai lavori, una consapevolezza più ancora dell’esistenza che delle potenzialità di questi strumenti.
Questo blog nasce dal mio bisogno di aggiornarmi in proposito. Sull’argomento ho tenuto nello scorso semestre (settembre-dicembre 2015) una parte del mio corso di Linguistica italiana II per la laurea magistrale in Informatica umanistica dell’Università di Pisa. In quel semestre, il corso era dedicato in generale a “scritto e parlato”, ma una buona parte delle lezioni è stata dedicata appunto a presentare e studiare le novità di questi dispositivi. Il blog parte da questa base, e spero possa registrare diverse cose interessanti! Oltre che fungere da supporto, in alcuni casi, per i corsisti interessati a scrivere relazioni o fare ricerche su questo argomento.
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